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Ciuffo

E’ allegro e simpatico, forse un tantino pasticcione e ama trascorrere molto tempo nell’acqua dove può fare ciò che gli riesce meglio: lunghe immersioni nuotando a gran velocità. Sul ghiaccio galleggiante, invece, si sente un po’ goffo e lento e ha spesso paura di inciampare durante il cammino.

Rispetto agli altri amici della sua numerosa colonia, lui si sente diverso perché è l’unico che non vuole partire, vorrebbe starsene tranquillo sul suo iceberg galleggiante a forma di pesce che conosce da quando è nato. Ha paura di perdere le sue sicurezze e di trovare lungo la strada dei pericoli insormontabili.

“Non voglio andar via” dice alla mamma. “Voglio restare qui con te, ho paura di non essere adatto al Polo Nord e soprattutto non sono sicuro di poter trovare nuovi amici simpatici che abbiano voglia di nuotare con me o andare a caccia di krill e calamari”.

La mamma lo esorta ad andare perché è sicura che sarà per lui un’esperienza importante e gli dice: “Forza, cucciolo mio, è giunto il momento di mettere alla prova le tue capacità, sei cresciuto abbastanza per staccarti un po’ da me e da questo ambiente … non aver paura, si tratta solo di un nuovo viaggio!”

“Sì, lo so, mamma, ma devo ancora mettere qualcosa in valigia e forse avere più tempo per prepararmi, non credi? E poi non capisco proprio perché mai tutti i pinguini grandi devono trasferirsi là quando crescono! Uffa!” risponde Ciuffo.

“Io credo tu sia più pronto di quel che immagini, vedrai: sarà come vivere una nuova avventura, non sarà tanto male” risponde mamma pinguino.

E così, alla fine, il nostro piccolo amico si mette in marcia e muove i primi passi sconsolato, pieno di timori e dubbi, domandandosi: “E se mi perdessi e non ritrovassi più la strada? Chi verrà ad aiutarmi o a indicarmi cosa fare? E se arrivato a destinazione quel posto non mi piacesse? E se qualcuno mi rubasse la gustosa merenda di pesce che custodisco nel mio zainetto o mi prendesse in giro per via di come sono goffo quando cammino?”.

In realtà assieme alle paure ha anche tanta voglia di partire e vedere posti nuovi perché è un po’ stufo di stare in Antartide dove conosce tutti e tutti lo conoscono come il “pinguino pasticcione”, vorrebbe ricominciare la sua vita in un altro posto e dimostrare agli altri che sa essere anche forte e coraggioso.

Per fortuna Ciuffo durante il tragitto incontra per caso un altro pinguino della sua stessa età, di nome Spruzzo, un pochino più basso di lui, allegro e decisamente sicuro di sé.

Anche lui è diretto verso la sua stessa destinazione e gli sembra davvero gentile, così decidono di aiutarsi ed affrontare insieme la migrazione.

Ad un certo punto, però, mentre passeggiano sulla banchisa, una lastra di ghiaccio si rompe e Ciuffo rimane in piedi, isolato, a galleggiare su un piccolo iceberg che si allontana dall’amico.

“Salta!” gli dice Spruzzo, ma lui ha tanta paura di non farcela e non trova il coraggio.

“Dai, ce la puoi fare, davvero, ne sono sicuro … buttati, il peggio che ti può capitare è cadere nell’acqua gelida e dover fare una nuotatina con quel “frac impermeabile” che hai addosso, non ti succede nulla, fifone!”.

Ciuffo si mette a ridere, prende sicurezza e riesce a saltare e si ritrova dall’altra parte, sano e salvo.

“Accidenti, che salto!” esclama sorpreso “Sono davvero in gamba!”.

Ora i due amici sono più tranquilli e cercano di godersi il viaggio, fermandosi a mangiare krill davanti ad una bellissima aurora australe.

“Wow, non avevo mai visto dei colori così belli!” esclama Ciuffo “Ho fatto proprio bene a partire, cosa mi sarei perso!”.

La destinazione, però, è ancora lontana e quindi i due ripartono alla volta dell’Artide, stringendosi spesso l’uno contro l’altro per sfuggire al vento e conservare calore ...

Inizio primavera nell’emisfero australe. Siamo in Antartide. Il pinguino Ciuffo arriva sulla banchisa prima degli altri. Si guarda attorno ed emette un garrito:

«Sono solo? Dove siete?!».

Nessuna risposta se non un profondo silenzio.

«C’è nessuno?!», ma ancora nulla.

Il povero Ciuffo non si perde d’animo.

All’improvviso sente numerosi garriti provenire da una spettacolare volta ghiacciata dalla cui sommità scendono scintillanti stalattiti.

Il pinguino Ciuffo si avvicina e i garriti sembrano intonare una dolce melodia rilassante e accogliente. Seguendo il suono arriva nel luogo descritto dove una pinguina imperatrice adulta insegna ai pinguini più piccoli le arti della comunicazione.

All’arrivo di Ciuffo tutti i pinguini rimangono stupiti ma incuriositi dalla sua presenza. Ciuffo ha una gran voglia di raccontare le sue avventure e le ansie provate prima di intraprendere il viaggio che lo ha condotto fino a lì.

Improvvisamente all’interno della volta ghiacciata cala il silenzio, non un silenzio di timore o di tensione ma solo di entusiasmo e di curiosità per ascoltare il nuovo compagno.

Ciuffo, sentendosi accolto, inizia il suo racconto.

«Io e il mio amico eravamo a metà del tragitto quando mi ricordai di aver lasciato sull’iceberg da cui ero balzato il mio zainetto rosso: decisi quindi di tornare indietro a cercarlo. Avrei rivisto Spruzzo al mio arrivo. Recuperato lo zainetto, mangiai le delizie che la mamma mi aveva preparato e ripresi il mio cammino.

Dopo poco però sentii di nuovo i morsi della fame e mi fermai a cercare del cibo: il mare era ricco di pesci, li guardavo aspettando il momento buono per afferrarli, ma… scivolai dal ghiaccio e caddi nel mare ghiacciato! Ed ecco arrivare un’ombra spaventosa: era un’orca! E sembrava affamata!!!! Veniva verso di me, io ero terrorizzato, ma per fortuna intervennero due elefanti marini che con dei morsi misero in fuga il mostro!

Ancora scosso dal terribile incontro, vidi un gruppo di pinguini che veniva compatto verso di me.

“Dove state andando?!” urlai loro.

“Andiamo a Nord, amico! C’è la migrazione! Non ti unisci a noi?” mi risposero.

Esitai. Avrei preferito continuare il mio viaggio in compagnia, ma proprio quando stavo per voltarmi e seguirli mi ricordai le parole della mamma:

“Ricordati di andare sempre a Sud!”.

Decisi quindi di proseguire da solo e… ed eccomi qui con voi!» concluse Ciuffo.

Dopo aver sentito le avventure del nuovo arrivato, gli altri pinguini iniziarono a parlottare fra loro. Soltanto uno non parlava: rifletteva sulle avventure che aveva vissuto Ciuffo. All’improvviso esclamò con un garrito:

«Ciuffo, sei tu!».

Ciuffo riconobbe quel garrito squillante e corse ad abbracciare Spruzzo, che era impaziente di raccontargli la sua avventura.

Ciuffo era incredulo: non avrebbe mai pensato che sarebbe riuscito a ritrovare il suo amico. Era molto contento di avere affrontato quell’avventura con successo, grazie al sostegno dei suoi amici e familiari; all’inizio pensava che sarebbe stato difficile, se non impossibile, concluderla al meglio.

Stava per iniziare una nuova esperienza per lui, ma questa volta era preparato: aveva imparato a distinguere il giusto dallo sbagliato, a ragionare con la sua testa e che con l’aiuto di chi ti sta vicino niente è impossibile.